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AUCTORES
ha lo scopo di semplificare la programmazione per coloro che
non intendono assoggettarsi a conoscenze specialistiche di informatica
per poter produrre proprie applicazioni.
La conoscenza specialistica necessaria è contenuta nei componenti di
AUCTORES
e ad essa si può accedere per mezzo di interfacce
specializzate, siano esse grafiche, orientate ad utenti menomati quali
ipovedenti, paraplegici od altro; oppure anche per mezzo di interfacce
basate su linguaggi formali o naturali etc...
Le motivazioni che stanno alla base delle scelte rivolte alla realizzazione del progetto
AUCTORES
derivano da considerazioni sugli strumenti che l’informatica
oggi offre agli utenti di elaboratori.
Attualmente, nonostante la disponibilità
di prodotti di supporto alla programmazione, il tempo necessario
per produrre una propria applicazione è comunque notevole,
ed inoltre richiede un livello di conoscenza legato ai principi ed
allo strumento di programmazione che non è immediatamente
raggiungibile da parte di utenti non specialisti di informatica.
L’introduzione della programmazione ad oggetti,
oggi quasi universalmente alla base del software prodotto, esaspera
ancora di più questo aspetto, poiché, mentre esso si
dimostra funzionale per gli sviluppatori professionisti, richiede da
parte di altri conoscenze ancora più specifiche ed anche un
approccio logico specifico.
Altra caratteristica degli attuali sistemi e strumenti
di programmazione è il fatto che un’applicazione sia
strettamente collegata all’ambiente di fruizione grafica in cui
essa è “annegata” e questo nonostante si siano fatti
sforzi per offrire un “ambiente grafico di interazione” che
si interponga tra il programma ed il sistema ospite. Ciò comporta
sia il fatto di dover strutturare l’applicazione stessa in
funzione dell’interazione con l’utente, sia, a causa di
ciò, il dover spendere risorse nella programmazione
dell’interfaccia.
Queste considerazioni valgono non soltanto per quanto
riguarda gli strumenti di programmazione a “basso livello”,
ma purtroppo anche per i linguaggi di scripting.
Quindi, poiché non vengono attualmente offerti
all’utente generico strumenti adeguati di programmazione di base,
non avendo questi, nelle condizioni citate precedentemente,
la possibilità di procedere autonomamente alla costruzione
di propri strumenti di elaborazione, deve considerare l’utilizzo
dei packages per poter compiere le elaborazioni desiderate.
L’utilizzo di packeges però implica che
l’utente non può scegliere le funzionalità di cui ha
bisogno, ma deve scegliere, se possibile, quale applicazione meglio si
adatta alle sue esigenze, altrimenti deve utilizzare più packages
(se non anche più elaboratori); inoltre il costo della gestione
delle stesse informazioni, in modalità ed in ambiti diversi,
è molto elevato in termini di tempo e denaro nonostante
l’uso di database centralizzati e di formati di scambio
informazioni sempre più universali.
Inoltre le diverse applicazioni disponibili non sono
progettate per essere componibili tra loro; i loro progettisti, per
considerare di quali funzionalità esse debbano venire dotate,
ipotizzano degli “utenti tipo” e di
fatto l’applicazione costruita segue così le
modilità di svolgimento del lavoro di questo
“utente tipo” con le attività previste per lo specifico profilo.
Di fatto però spesso non esistono, soprattutto
per l’utilizzo di elaborazioni non ripetitive, ruoli così
ben definiti come i progettisti delle applicazioni software hanno
ipotizzato.
Ciò comporta la “non
componibilità” del software (sempre considerando, con le
dovute eccezioni, diversi gradi di compobilità):
l’utente non può, in genere, facilmente comporre le
funzionalità in modo diverso da ciò che è stato
previsto, ma può soltanto scegliere tra operazioni già
previste.
Anche l’adattamento delle applicazioni per le
quali si dispone del codice sorgente non è assolutamente agevole
per chi non sia un professionista: l’uso di strutture
di informazione globali e la stretta dipendenza funzionale tra le
varie parti dell’applicazione costituiscono un forte ostacolo per
chi non sia esperto del software stesso.
Il progetto
AUCTORES si propone di ricoprire il “buco” esistente tra i
sistemi di elaborazione attuali; esso vuole essere una giusta via di
mezzo tra il doversi realizzare una applicazione per mezzo di linguaggi
di programmazione (inclusi i linguaggi di scripting) ed il doversi
servire di packages.
AUCTORES, per superare queste difficoltà, si rivolge
all’esperienza maturata nel campo della programmazione funzionale
e logica come base; considerando però anche quanto maturato nei
sistemi software convenzionali, cioè gestione relazionale e
gerarchica delle basi di dati, esperienze ergonomiche
nell’interazione programma-utente, efficienza del codice oggetto.
Esso quindi vuole essere uno strumento in grado di consentire di
costruire propri strumenti di elaborazione secondo le seguenti
modalità:
-
raggiungimento della funzionalità desiderata,
senza doversi preoccupare di sviluppare funzioni accessorie quali ad es.
quelle di interazione;
-
uso della
composizione di software già realizzato per ottenere lo strumento per realizzare le
funzionalità desiderate in modo svincolato da particolari applicazioni;
-
utilizzo di prototipi
by example per la costruzione dello strumento di elaborazione;
-
possibilità di interazione per mezzo di
interfacce non predeterminate, (colloquio basato su suoni, controllo di
dispositivi tattili, etc...) che possano, per esempio, permettere anche
a disabili di utilizzare sia lo strumento finale che la costruzione di
strumenti;
-
possibilità di fornire al costruttore di
strumenti informazioni accessorie che permettano la costruzione di nuovi
strumenti “senza dover ricominciare tutto da capo”,
cioè fornire un sistema in grado
di apprendere ed estendere le proprie funzionalità.
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